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FACEBOOK LANCIA MESSENGER ROOMS, COSÌ LE VIDEOCHIAMATE DIVENTANO UN PARTY PER 50 PERSONE

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Pubblicato da in Social ·
La sfida di Facebook a Zoom e Microsoft Team. L’Italia è tra i primi paesi a introdurre la fase di test di Messenger Rooms


La terza volta si spera sia quella giusta. Questo è il pensiero dalle parti di Menlo Park, California, dopo l’annuncio di Messenger Rooms, il servizio per le videochiamate lanciato da Facebook per consentire l’incontro virtuale con parenti, amici e persone con cui si condividono gusti, abitudini e interessi. Non si tratta di una novità assoluta, perché nel 2014 ci fu il primo tentativo di introdurre l’omonima app per creare dei gruppi su invito declinati per temi che, però, si rivelò un flop e fu abbandonato pochi mesi più tardi.

Due anni dopo, con la grande impennata delle applicazioni di messaggistica Facebook ha provato a riprendere il filo, trasformando Rooms da app a funzione di Messenger. E anche in questo caso non è stato un successo. Stavolta la piazza virtuale da oltre 2 miliardi di iscritti attivi torna sul progetto confermando il nome e aprendo le porte a riunioni e feste di gruppo, perché le stanze possono restare aperte (o attive, fate voi) senza limiti di tempo e ospitare 16 persone all'inizio e più avanti fino a 50 persone.

Sfida a Zoom e Microsoft Teams
Per creare un appuntamento, cioè aprire appunto una stanza virtuale si può passare sia da Messenger, sia da Facebook, ampliando l’invito anche a chi non ha un account sul social di Mark Zuckerberg (in questo bisogna fornire il proprio nome, utile al proprietario della Stanza per identificare l’ospite esterno).
Oltre a infilarsi nel campo delle videochiamate, gettonassimo con la diffusione del Covid-19 e il conseguente isolamento domestico in vigore quasi su scala globale, per sfidare Zoom e Microsoft Teams, l’idea è offrire un servizio per celebrare un evento e organizzare un gruppo di interesse o semplicemente convocare un gruppo di amici per chiacchierare simulando un incontro reale.
Facendo tutto sul momento, perché basta attivare una Stanza e condividerla tramite la propria bacheca o i Gruppi degli Eventi per richiamare l’attenzione altrui. E a breve si potrà replicare l’operazione anche su Instagram Direct, WhatsApp e Portal. L’Italia è tra i primi paesi a introdurre la fase di test di Messenger Rooms, con il rollout graduale nel resto del mondo e nuove funzionalità che saranno aggiunte nel corso dei prossimi mesi.



Come creare un party
Se un amico o un membro di un gruppo che attiva una Stanza ti invita a raggiungerlo, si potrà vederlo su Facebook, accedendo sia via computer, sia con lo smartphone senza dover scaricare nulla né effettuare registrazioni. La volontà di creare un ambiente positivo e divertente, tipo un party a distanza, si rintraccia nei nuovi effetti AI per variare i motivi delle chat video di Messenger da cellulare, dove ci si può mostrare con la spiaggia sullo sfondo. Per l’effetto sorpresa ci sono, poi, 14 nuovi filtri dedicati all’illuminazione ambientale dell’ambiente e del volto, inoltre arriveranno altri effetti di realtà aumentata per i compleanni e per simulare il campeggio con gli amici, restando sempre sul divano di casa.



Privacy e sicurezza
Un tema caro a Facebook, nel rilascio del servizio, è la questione privacy e sicurezza. Al riguardo, con una nota di Eric Egan, guida della sezione Privacy di Facebook, l’azienda chiarisce che le conversazioni non verranno viste e ascoltate, perché chi crea la Stanza controlla tutto: può scegliere chi partecipa e rimuovere in ogni momento un ospite, ma anche se attivare o meno il link di accesso.
Come già avviene per post e commenti, si possono inviare feedback per segnalare una Stanza (senza includere audio o video) che abbia violato le norme stabilite da Facebook. Una Stanza, inoltre, può essere chiusa se non si vuole allargare l’accesso a qualcun altro, ma ciò non vieta ai partecipanti di poter lasciare l’incorno virtuale, qualora lo desiderassero.
Lato sicurezza, detto che per ora le videochiamate non saranno protette dalla crittografia end-to-end, che l’azienda punta a introdurre in seguito, i link di Rooms mostrano una stringa di caratteri e cifre casuali, con numeri e lettere, per rendere difficile un eventuale inserimento indesiderato degli hacker. Quanto ai dati, Facebook specifica che le informazioni raccolte sono utili per migliorare l’esperienza d’uso e non per mostrare poi annunci pubblicitari.




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